L'uomo muore - Giorgio Gaber

L'uomo muore - Giorgio Gaber

Альбом
Libertà obbligatoria
Год
2011
Язык
`이탈리아 사람`
Длительность
403730

아래는 노래 가사입니다. L'uomo muore , 아티스트 - Giorgio Gaber 번역 포함

노래 가사 " L'uomo muore "

번역이 포함된 원본 텍스트

L'uomo muore

Giorgio Gaber

Gente silenziosa si prepara per un rito

Senza precedenti nella storia

Non si sa nemmeno se abbia un nome il condannato

Un’immolazione senza gloria

(parlato) Non è una finzione scenica, lo bruciano davvero, iperrealismo,

nemmeno Iacopetti…

Alto come il cielo, un grande fuoco

Sta per cominciare il sacrificio…

Dài… dài… brucia… brucia…

Negli autobus del centro l’uomo muore

Nei campi seminati l’uomo muore

Ha ancora braccia e gambe e un corpo sano

Nei cinema affollati l’uomo muore

Eppure ci ha gli occhi aperti e un volto umano

Brucia, brucia

Si agita e si contorce

Brucia, brucia

Ma non c'è più pietà per lui

Da solo in una stanza l’uomo muore

Nei gesti più generosi l’uomo muore

Tra un whisky, un libro d’arte, una risata

Nei giorni di riposo l’uomo muore

Con tutta la sua famiglia abbarbicata

Brucia, brucia

Si agita e si contorce

Brucia, brucia

Ma non c'è più pietà per lui

Bruciano i suoi sentimenti

Le gioie, gli slanci, l’amore, gli affetti più teneri

Bruciano senza rimpianti

I suoi gesti, il pensiero, gli errori, i contrasti

La sua dignità

Un grande fuoco nell’aria

Alla memoria

No, non c'è alcuna pietà

È la fine di questa società

(parlato) …Ecco, basta… via… via piano, così… dissolvenza… adagio

Ecco, così, piano… via le masse

Via le masse, ho detto… Vogliono fare tutti i protagonisti… Via, via…

Il vecchio è pronto… Avanti il vecchio.

Ecco, così… ecco… bello,

fatemelo vedere… di più, di più… figura intera…

Vaga tra la polvere del rogo il vecchio saggio

Vive del ricordo di quei gesti

Vuole ricomporre il vecchio uomo e con coraggio

Cerca tra la cenere i suoi resti

Raccogliendo i pezzi in mezzo al fumo

Ha rimesso insieme quasi un uomo

(parlato) …che fa… Cerca i pezzi… Li rimette insieme, li incolla,

col vinavil… è pazzo… Un restauratore!

Ma dove siamo… ohè!

Che ci fai con quei pezzi lì?

L’uomo?

E no, basta con i rimpianti.

Lo sapevo che non eravamo d’accordo sul finale.

Chi l’ha detto che la morte non è allegra?

Chi l’ha detto che bisogna

ricostruirlo?

E poi con quei pezzi lì… viene come prima, no?

E chi lo rivuole?

… il pubblico… Siete matti, non ci crede più nessuno!

Avete una strana idea della gente.

Certo, quando si parla a tutti si hanno

delle responsabilità «umane e sociali»… Bello!

E allora si fanno le indagini

di mercato e si trovano gli ingredienti: un po' di ottimismo e dài con i

contenuti umani

E l’uomo, l’uomo, l’uomo… Quale uomo… Ma non raccontiamoci balle…

Contenuti umani.

Non ci crede più neanche il papa

Certo, quando si parla alle masse bisogna avere un linguaggio scadente,

adatto a tutti.

Ci avete una strana idea delle masse.

Non piace più a nessuno

il vostro uomo… È a voi che vi fa comodo, siete voi che lo rivolete.

Credete alla ricomposizione.

Bella roba!

Che vorrebbe dire riprendersi tutti i

pezzi di prima e rimetterli insieme.

Un restauro, un puzzle, uno di quei

giochino tremendi che ti spaccano il cervello, che metti insieme tanti

pezzettini e viene fuori… mio zio!

Ecco a chi assomigliate, vi ho visto in televisione, assomigliate allo zio…

No, no.

Mio zio è più simpatico, ma parla anche lui di contenuti umani.

Non ci crede più nessuno…

Non ci crede più nessuno, O ci crediamo tutti… Paurosi, resistenti,

attaccati ai nostri pezzetti bruciati, vecchi, ammuffiti, putrefatti

Chi l’ha detto che la morte non è allegra?

In cerca di un orgasmo l’uomo muore

Nei grandi condomini l’uomo muore

Davanti a una cucina apparecchiata

Parlando coi suoi figli l’uomo muore

Fa ancora una resistenza disperata

Brucia, brucia

Senza nessun rimorso

Brucia, brucia

Tanto oramai non serve più

Nel pianto dei poeti l’uomo muore

Nei cruscotti lucidati l’uomo muore

Nel linoleum degli uffici riscaldati

Tra un sorriso e un cappuccino l’uomo muore

Nelle sfide tra gli scapoli e ammogliati

Brucia, brucia

Senza nessun rimorso

Brucia, brucia

Tanto oramai non serve più

Brucia la sua resistenza

I suoi amori morbosi, gli sforzi

Le angosce più inutili

Brucia i congressi, la scienza

La grande nevrosi, la falsa coscienza

Lavata col dash

Un grande fuoco nell’aria

Muore la storia

No, non avere pietà

È la fine di questa civiltà

(parlato) …Ecco, è così che dicevo io, ottimo… Macchina indietro,

indietro piano… Chi l’ha detto che la morte non è commerciale… Indietro…

indietro… fondou…

Fine del primo tempo!

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